Carter Lyrics

Spicchi di cielo

Mi ricordano che sono vero

Che magari ritrovo la strada

Attraverso i frammenti del bimbo che ero

Che nasciamo con occhi diversi

Ma siamo uguali fin dentro la culla

Tanti quaderni di pagine bianche

Da colorare con toni di nulla

Che io provo a condire di senso

Gli angoli bui di quello che ho dentro

Passo i miei giorni in ricordi sbiaditi

Sorrisi vecchi già prima del tempo

Siamo spariti

Non capivamo ma ci hanno avvertiti

Con le sirene, con gli spartiti

C'è l'apocalisse, balliamoci un lento

Noi seguiamo lo stesso copione

E mi sento in colpa perché non mi basta

Quindi trovo riparo dall' ansia

In frasi banali che poi vendo all' asta

Perso nel flusso dell'evoluzione

Che si propaga, non si sa come

Senza nemmeno dar peso alle cose

In cicli continui di reincarnazione

Non ti ho convinto

Guarda nel centro del mio labirinto

Dovrei parlarti del dramma del cielo

Che mille pennelli già hanno dipinto

Forse rischiare

Camminare da solo

Riempire i fogli delle mie emozioni

Come farfalle da prendere al volo

Io ti chiedo o madre infinita

Che a questi tuoi figli hai dato un cervello

Per librarsi tra sogni inauditi

E poi svegliarsi dentro al carosello

Per sentire il respiro del vento

Ma non riuscire ad alzarsi a volare

Speranze di cera somigliano al sole

Che per dare vita si deve bruciare

Dimmi a che serve

No, davvero dai dimmi a che serve

Lasciarsi cadere in azzurri infiniti

Restando distesi in un prato di merde

E la soluzione

Che gli esperti danno all'equazione

È di farsi bastare i tramonti

Se cala la notte parlare d'amore

Ci ho provato a staccare tutto

Ma giuro il tempo passava lo stesso

E ho cercato la chiave dei sogni

Per chiudere gli occhi avendo un pretesto

Sulle guglie di mondi mai nati

Tra sguardi muti, silenzi urlati

È in mezzo alla polvere e i vestiti usati

Che tutto cambia e rimane lo stesso

Quindi naufrago tra le parole

Sopra la zattera di ciò che taccio

Sai vorrei dirti non provo paura

Ma sono debole e non ce la faccio

Quindi affogo questo lamento

Nel pozzo nero del calamaio

Me ne accendo una poi spengo la luce

Saluto la luna e nel buio scompaio